Royal Family, licenziamenti in blocco: i dipendenti non sopportano Re Carlo III

I dipendenti di Re Carlo III si licenziano in blocco. Non riescono a sostenere le sue “richieste impossibili” e l’eccessiva pretenziosità.

Re Carlo III si dedica alla tenuta di Highgrove da decenni, quando ancora portava il titolo di Principe del Galles. Dal 2010 i giardini sono visitabili. Oltre 40mila persone raggiungono la residenza ogni anno, incantati dal paradiso terrestre creato dal suo staff.

Carlo III di fronte alla stampa
Royal Family, licenziamenti in blocco: i dipendenti non sopportano Re Carlo III – foto: ansa – gastonecrm.it

Gli ettari di terreno ospitano un orto, un arboreto e una ceppaia, arricchita con felci e sculture in legno. Ed è proprio a Highgrove che il monarca produce i suoi alimenti biologici targati Duchy Originals. Una linea alla quale tiene molto e che viene venduta soprattutto ai cittadini inglesi.

Licenziamenti di massa a Highgrove

Dal 2022 undici giardinieri su dodici hanno lasciato il lavoro presso la residenza di Highgrove, gestita dalla King’s Foundation. Tra questi anche due capo giardinieri. Si tratta di un’indiscrezione del Sunday Times, che vede conferma nei recenti annunci – pubblicati dai portavoce di Buckingham Palace – che di fatto comunicano la ricerca di nuovo personale. Quello che le testate inglesi definiscono un vero e proprio “ammutinamento” nascerebbe da un crescente senso di frustrazione, causato dalla pretenziosità del monarca e del suo staff.

Carlo III e Camilla nei giardini reali
Licenziamenti di massa a Highgrove – foto: ansa – gastonecrm.it

La principale accusa è quella di aver avanzato “richieste impossibili”, esplicitando indicazioni persino sulla grandezza delle pesche e sulla colorazione delle rose. Inoltre, nella ricostruzione del tabloid, si parla di un licenziamento repentino causato dall’incapacità di un giardiniere di riconoscere una varietà di fiore. “Non fatemi più trovare quell’uomo davanti a me” – avrebbe detto Re Carlo III ai responsabili della King’s Foundation.

Ci sono poi le numerose lettere che il sovrano invierebbe sistematicamente allo staff di Highgrove. Molto lunghe e scritte di suo pugno. Alcune elogiano il lavoro dei giardinieri, altre invece criticano aspramente gli errori.

Nel rapporto si parla di investire nella “formazione manageriale per tutti i dirigenti”, ma anche in “supporto e consulenza per la salute mentale” e in favore di una revisione salariale. I dipendenti junior hanno accesso a malapena al salario minimo.

In seguito alla diffusione della notizia riguardante i licenziamenti di massa, la King’s Foundation è intervenuta in difesa di Re Carlo III: “Ci impegniamo a essere datori di lavoro esemplari e siamo orgogliosi di registrare regolarmente altissimi tassi di soddisfazione nel nostro sondaggio annuale sul personale” – il chiarimento – “Il turnover del nostro personale è ben al di sotto della media nazionale, così come il numero di reclami formali sollevati”. Insomma, sarebbero “i meno peggio”.

Gestione cookie