Guadagni sulle vendite online, vanno dichiarare nel modello 730? Molti contribuenti stanno commettendo un grosso errore

Le vendite online di vestiti o altri oggetti non più usati generano dei guadagni di vario importo. Vanno dichiarati nel modello 730?

Negli ultimi anni abbiamo assistito al ritorno dell’usato. Considerando l’auto costo della vita c’è interesse a risparmiare e comprare abiti, scarpe, borse e oggetti vari di seconda mano è il metodo più efficace per riuscirci. Online ci sono diverse piattaforme che permettono di vendere e acquistare l’usato con pochi click. C’è chi riesce a guadagnare centinaia di euro ogni mese con questo metodo. Cosa comporta questa attività?

Carrelli della spesa virtuali
Guadagni sulle vendite online, vanno dichiarare nel modello 730? Molti contribuenti stanno commettendo un grosso errore (Gastonecrm.it)

Lo stipendio spesso non basta e servono modi alternativi per ottenere dei guadagni extra. C’è chi cerca un secondo lavoro che porti via poche ore al giorno o si svolga la sera per incastrare tutti gli impegni, chi inizia a fare i sondaggi online e chi decide di vendere indumenti, accessori e articoli che non usa più ma sono ancora in ottimo stato.

Gli acquirenti non mancano, la seconda mano non spaventa e tanti italiani sono alla ricerca del risparmio senza rinunciare allo stile o ad un oggetto desiderato. Ecco che le piattaforme dedicate sono piene di annunci e di compratori che lottano per accaparrarsi un articolo. I guadagni per i venditori possono essere molto interessanti.

Dichiarazione dei redditi, Partita IVA, facciamo chiarezza sulle vendite online

Per capire come gestire le vendite online bisogna partire da una prima considerazione riguardante cosa si vende. Se i guadagni derivano dalla vendita di vestiti provenienti dal proprio armadio allora non si è titolari di un’attività imprenditoriale, non si sta svolgendo un’attività commerciale. Di conseguenza non bisogna aprire la Partita IVA.

Vestiti nell'armadio
Dichiarazione dei redditi, Partita IVA, facciamo chiarezza sulle vendite online (Gastonecrm.it)

Se, invece, sapendo usare in modo ineccepibile le piattaforme online si decide di farsi dare prodotti da parenti e amici per rivenderli allora qui la situazione cambia. In questo caso si è dinanzi ad un’attività commerciale anche se non si sono superate le 30 vendite o i 2 mila euro di guadagni. Questi limiti riguardano unicamente un’adempienza delle piattaforme che devono comunicare al Fisco i dati anagrafici del venditore che li superano.

Se si compra e si rivende allora bisognerà aprire la Partita IVA dal primo giorno, indipendentemente dalla somma guadagnata. Non solo, in caso di vendita abituale e organizzata scattano gli obblighi dichiarativi dei redditi avendo una vera e propria attività di impresa. La dichiarazione non serve solo se l’attività è occasionale e sporadica, negli altri casi nel modello 730 si dovranno indicare i redditi diversi.

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