Bollo auto: adesso non devi pagare necessariamente “basta sfruttare la scadenza”

Bollo auto, se c’è questa scadenza si può anche non pagare: in quali casi è possibile e cosa dice la normativa.

Il bollo auto è uno dei vari pagamenti che il proprietario di un veicolo deve affrontare. Ovviamente, quando si ha un’auto, o anche una moto, motorino e via dicendo, non basta pagare la benzina: va effettuata una manutenzione costante (con interventi più o meno dispendiosi a seconda dei casi), anche tramite tagliando e revisione (obbligatoria per la circolazione) e pagata l’assicurazione.

legge e bollo auto
Bollo auto: adesso non devi pagare necessariamente “basta sfruttare la scadenza” – gastonecrm.it

Le spese sono molte, ma la legge prevede anche il pagamento di una tassa per il semplice possesso: l’imposta è di tipo regionale e può quindi variare a seconda di dove si è residenti, ma resta comunque una spesa che va affrontata.

Possono esserci, in linea di massima, dei casi in cui le spese da affrontare durante l’anno sono troppe, e così non si riesce a pagare il bollo. Cosa succede a quel punto? Subentrano delle sanzioni, ma ci sono casi in cui il regolamento consente di non pagare.

Quando non si paga il bollo auto a debito

Il bollo si può pagare anche in ritardo, facendo però i conti con delle sanzioni amministrative stabilite dalla propria Regione; solitamente, a seconda del ritardo, un maggiorazione in percentuale sull’importo da pagare, oltre agli interessi maturati giornalmente.

donna al pc con modellino auto e calcolatrice
Quando non si paga il bollo auto a debito – gastonecrm.it

Superando i 12 mesi di ritardo, si arriva alla percentuale massima di maggiorazione (poco più del 3%, solitamente). Essendo una tassa da pagare, nel caso in cui non venga effettuato il versamento, sia l’Agenzia delle Entrate che la Regione possono inviare al proprietario del veicolo in questione un avviso di accertamento; ricevuta la notifica, il contribuente ha 60 giorni di tempo per pagare o fare ricorso.

Se, nonostante l’avviso, il proprietario continua a non pagare, il suo debito passa direttamente alla riscossione coattiva gestita dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione: viene notificata una cartella esattoriale che, se non pagata o soggetta a ricorso, può avviare la pratica per il pignoramento di un quinto dello stipendio, del conto corrente o imporre il fermo amministrativo della vettura.

Discorso diverso invece se non arriva nessuna notifica: secondo l’articolo 5 del D.L. 953/82, modificato dalla legge 60/86, il termine di prescrizione del bollo auto è di 3 anni, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui si sarebbe dovuto effettuare il pagamento. Lo Stato o la Regione hanno quindi tempo solo tre anni per richiedere il pagamento di un bollo non versato; senza avvisi e scaduto il termine di prescrizione, il diritto dell’ente alla riscossione si estingue e il proprietario non è più tenuto a pagare quella annualità.

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