Chi soffre di pressione alta, oltre a seguire le cure prescritte dal medico, può aiutarsi con l’alimentazione. Questi cibi sono molto utili allo scopo.
Sono tante le persone a soffrire di pressione alta. Si tratta di un disturbo legato a diversi fattori, ma non può essere assolutamente trascurato a causa delle possibili complicazioni. Il consulto con il medico di famiglia è necessario perché sarà lui, in base alle condizioni del paziente e alle misurazioni raccolte, a fornire la terapia corretta.
Un valido aiuto, tuttavia, arriva anche dall’alimentazione. È fondamentale instaurare una dieta corretta, in modo che la pressione tenda a rimanere stabile. Ci sono degli alimenti che, in tale circostanza, si rivelano un vero toccasana. Hanno incredibili proprietà e i loro benefici sono visibili dopo poco tempo.
Le persone che soffrono di pressione alta possono sperimentare sintomi diversi. Nella maggior parte dei casi, si manifesta con vertigini, mal di testa, epistassi e difficoltà visive. Nei casi più gravi, c’è il rischio di avvertire anche disturbi toracici e polmonari. Al giorno d’oggi, esistono delle terapie efficaci, capaci di abbassarla e di tenere sotto controllo i sintomi.
Si tratta di un grande risultato, ma non bisogna dimenticare l’aiuto proveniente dall’alimentazione. I cibi che si assumono possono influenzare le misurazioni. Il sale, per esempio, dovrebbe essere ridotto al minimo, così come il caffè, la liquirizia e l’alcool. Altri, invece, grazie alle loro proprietà, riescono ad abbassarla sensibilmente.
Il dottor Christian Heiss, nei panni di direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Surrey, ha prodotto un elenco dettagliato per mettere in evidenza proprio questi alimenti: “I nostri risultati suggeriscono che il loro consumo regolare può tradursi in una riduzione fino a 6-7 mmHg della pressione sistolica (la massima) e 4 mmHg della pressione diastolica (la minima)”.
Ecco di quali si sta parlando:
Ovviamente non bisogna esagerare. L’inserimento deve avvenire sempre all’interno di una dieta equilibrata e di una corretta osservazione dei dati pressori. Inoltre, la terapia medica non può assolutamente essere interrotta o modificata in modo spontaneo. Il fai-da-te è sempre pericoloso e non dovrebbe mai essere incoraggiato. Semplicemente, con il benestare del dottore, si può ricorrere a delle risorse in più: “Includere il consumo di più alimenti ricchi di flavan-3-oli nelle abitudini quotidiane può rivelarsi un prezioso contributo”.
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